Apprendiamo con grande sgomento i fatti riguardanti le indagini dirette dalla Procura della Repubblica Scaligera, tramite i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona, finalizzate all’emersione dell’operatività di una vera e propria organizzazione criminale dedita alla gestione di cooperative cosiddette “spurie” sul Nostro territorio, afferma il Presidente di Confcooperative Verona Fausto Bertaiola. Dovessero infatti risultare provate le accuse, saremo davanti all’ennesimo utilizzo fraudolento del modello cooperativo, da parte di gruppi criminali. Oltre al danno d’immagine per il sistema cooperativo, che nasce sulla difesa dei valori dell’uguaglianza, della solidarietà e della sostenibilità, quest’ultimo fatto contribuisce a causare un pregiudizio reputazionale a svantaggio di tutte quelle cooperative autentiche che hanno fatto della legalità e della mutualità la propria ragion d’essere. È infatti importante ribadire, all’opinione pubblica, quanto la cooperazione spuria nulla centri con la cooperazione genuina, associata alle Centrali di Rappresentanza come Confcooperative, e che anzi essa debba essere fermamente combattuta tramite un’azione corale di tutti gli attori coinvolti, dalle Istituzioni Pubbliche alle forze dell’Ordine, dalle Associazioni Datoriali alle Parti Sindacali, spiega Davide Bulighin, Direttore di Confcooperative Verona. Per tali ragioni Confcooperative Verona, dovessero risultare provati i fatti di cui alle indagini preliminari emerse, manifestano congiuntamente la più ampia condanna.