L’IMPATTO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SULL’OCCUPAZIONE

L’IMPATTO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SULL’OCCUPAZIONE
Quali sono le professioni che dal punto di vista Cooperativo miglioreranno o si indeboliranno

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La tecnologia odierna è sempre alla ricerca di miglioramenti e, attraverso questo, l'uomo sta arrivando a creare l'intelligenza artificiale. Quest'ultima, tuttavia, porta con sé molte preoccupazioni, oltre che speranze, per i lavoratori, poiché potrebbero essere sostituiti e, di conseguenza, perdere il proprio posto di lavoro. Tra gli obiettivi principali di una cooperativa c’è la valorizzazione e la crescita della propria base associativa. Seguendo tale obiettivo, è dovere della società assistere i propri soci nel processo di implementazione dell'IA nel lavoro. Tra tutti, coloro che rischiano maggiormente l'indebolimento e che quindi necessitano di un'azione di riforma sono il business delle Cooperative di Produzione Lavoro e le politiche del lavoro nelle cooperative Sociali di tipo B. Queste ultime assumono una posizione di "prima linea" in questa sfida, data la possibilità di una facile sostituzione da parte di una macchina. D'altro canto, molti aspetti delle cooperative miglioreranno. Distinguiamo tre tipologie di lavori che si legano all'intelligenza artificiale: lavori che implementeranno l'IA, lavori che saranno mantenuti poiché ciò che viene prodotto dall'IA non è sufficiente, e lavori che sono incompatibili con l'IA. Nella prima categoria rientra la Cooperazione di Produzione, Lavoro e Servizi, con la nascita di nuovi lavori e l'aumento della scelta di un modello cooperativo come imprenditorialità di tipo partecipativo e democratico. Nel secondo gruppo persistono la Cooperazione di Produzione Lavoro e la cooperazione Sociale di tipo B, poiché essendo molto sviluppate traggono un valore aggiunto solo marginale dall'intelligenza artificiale. All'ultimo gruppo appartengono tutti quei lavori e mansioni dedicate alla cura della persona, partendo dai servizi ai minori fino a quelli per gli anziani, che, essendo incompatibili con l'IA poiché pongono la persona al centro del servizio, saranno mantenuti. Come confermato dalle parole del vicepresidente regionale del settore di Confcooperative Produzione e Lavoro, Gianmario Aldighieri “Credo che questi servizi non potranno che essere valorizzati in una società in cui il benessere sia posto al centro della società e delle politiche territoriali; benessere che sarà raggiunto anche grazie all'implementazione delle tecnologie di IA”.
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